Mantenimento della salute orale dopo trattamenti implantoprotesici

L’ implantologia è una branca dell’ odontoiatria che consente di sostituire gli elementi dentari perduti attraverso l’ inserimento di dispositivi protesici in titanio (viti) all’interno dell’osso.

Ricerche cliniche e sperimentali condotte per oltre 20 anni, insieme al progresso tecnologico delle metodiche e dei materiali, permettono di ritenere questa metodica un trattamento sicuro ad altissima percentuale di successo ( circa il 90% dei casi a 10 anni dall’intervento) in assenza di malattie sistemiche. Tuttavia, per riabilitare protesicamente un paziente con gli impianti dentali bisogna tener conto di alcune controindicazioni come:

  • il fumo
  • igiene orale insufficiente
  • malattie sistemiche non controllate ( diabete, cardiopatie gravi , malattie ematologiche, ecc..)
  • qualità e quantità ossea

Il fumo e la scarsa igiene orale sono tra le principali cause di fallimento nel tempo della terapia implantare.

Gli effetti, a carico dei tessuti intorno agli impianti, dell’ accumulo di placca sono molto simili a quelli che si osservano a carico dei denti e dei tessuti di sostegno.

La placca batterica determina un arrossamento della gengiva, sanguinamento e gonfiore; con il passare del tempo l’infezione tende a spostarsi sempre più in profondità fino a distruggere i tessuti di supporto degli impianti.

 

Cos’è la terapia di mantenimento?

La terapia di mantenimento è un piano personalizzato di richiami con il fine di controllare nel tempo la salute degli impianti dentali, verificare l’igiene orale ed identificare eventualmente gli errori commessi dal paziente nell’igiene orale quotidiana.

Nel corso del primo anno è importante eseguire visite di controllo regolari almeno ogni 3-6 mesi mentre negli anni successivi la frequenza delle visite dipenderà dalle esigenze specifiche di ogni paziente e dal grado di igiene orale mantenuto nel tempo.